Viaggio a Remedia
Giulia Sama - 17/01/2014
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“E non è una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanto da fare per fabbricare delle spine che non servono a niente?
Non è importante la guerra fra le pecore e i fiori?
E se io conosco un fiore, unico al mondo, che non esiste da nessun altra parte altro che nel mio pianeta e che una piccola pecora può distruggere di colpo, così, un mattino, senza rendersi conto di quello che fa…
non è importante questo? Non è forse una cosa seria?!?”
Questo mi è venuto in mente quando venerdì, 30 agosto, siamo andati a far visita a Lucilla, la “piccola principessa” di un pianeta chiamato Remedia, che orbita su di un terreno scosceso della valle del Savio, nei pressi di Quarto, dove la marnoso-arenacea “la fa da regina” e il Monte Fumaiolo da irremovibile guardiano.
Lucilla e la sua famiglia impararono ben presto a conoscere i loro fiori e a proteggerli dalle “pecore”; capirono che avevano ben altro da offrire oltre le spine… “ i fiori sono così contraddittori a volte..”.
Nascono insieme al sole o al chiarore della luna e vogliono apparire nel pieno splendore della loro bellezza.
Ma tutta questa civetteria forse serve proprio per attirare l’attenzione di persone che, come Lucilla e Hubert , sanno cogliere giorno dopo giorno il loro messaggio e trasmetterlo alle persone di altri pianeti dedicando la loro esistenza alle necessità di questo piccolo regno vegetale.
Ecco che la vita dei remediani, un gruppo affiatato di circa venti persone, non è scandita dal calendario gregoriano ma da un bioritmo tutto verde basato soprattutto sugli influssi lunari, il famoso calendario caldeico, che rispetta i tempi e le necessità dei loro amici “terra-terra”, abbinato poi ad un tipo di agricoltura che, è partita come biologica quando ancora era sconosciuta, è passata a biodinamica per poi evolversi in “biodinamica vibrazionale”.
E tutta questa dedizione viene contraccambiata stagione dopo stagione dalle gemme della quercia, il profumo della camomilla, il viola della lavanda, la felicità dell’equiseto, la forza della bardana, il fruscio dei salici, le bacche della rosa canina e tanti altri piccoli doni che vengono raccolti con parsimonia e trasformati delicatamente, e sempre tutto rigorosamente a mano, in un’ infinità di preparati biologici, ecologici e… fatti con amore!
Nascono così rimedi floreali, oleoliti, oli essenziali, gemmoderivati, tinture madri, creme, shampoo, balsami, tisane, e tanti altri prodotti che siamo felici di rendervi disponibili nel nostro nuovo negozio, perché non sono solo dei semplici preparati con un INCI name molto invitante ma rispecchiano l’esempio di uno stile di vita oramai dimenticato, di una collaborazione col regno vegetale che da sempre ci appartiene ma che da troppo stiamo trascurando.
I fiori ci profumano e ci illuminano ma non sappiamo più rallegrarcene perché siamo diventati come quel signor Chermisi, di quell’altro pianeta, che non ha mai odorato un fiore, non ha mai guardato una stella, perché non faceva altro che addizioni e ripeteva “sono un uomo serio io, faccio cose serie!”
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Categorie: Decrescita,Ecologia e Localismo,Ambiente,Critica al Sistema Sanitario
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