Alzheimer, Parkinson, SLA: una cura naturale è possibile
Tante le risposte della medicina alternativa alle malattie neurodegenerative: vitamina D, coenzima Q10, glutatione le più efficaci
Paolo Giordo - 24/05/2017
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Alzheimer, Parkinson, SLA (Sclerosi laterale amiotrofica) e Sclerosi Multipla sono malattie neurodegenerative e autoimmuni del sistema nervoso che sempre più spesso sentiamo nominare.
Nel mondo moderno, il cervello sta perdendo non solo la capacità di adattarsi nel modo migliore all’ambiente, ma sta alterando le sue stesse capacità di funzionamento e di discriminazione corretta delle varie situazioni che via via si presentano.
Se consideriamo, nel suo complesso, il peso dell’inquinamento atmosferico, di quello dei cibi che mangiamo e della terra che li fa crescere, della pletora di farmaci che assumiamo, tra i quali molti neurotossici, dell’invasione tecnologica indiscriminata che ha modificato o sostituito i nostri rapporti umani e sociali, dobiamo concludere di trovarci di fronte ad un vero e proprio attacco al cervello.
Le malattie del cervello sono in aumento
A questo proposito dobbiamo osservare il considerevole aumento delle malattie neurodegenerative e autoimmuni come il morbo di Alzheimer, il Parkinson, la SLA e la Sclerosi Multipla, per citare solo le più frequenti e conosciute.
Possiamo osservare che alla base dei meccanismi di neurodegenerazione si pone l’aggregazione di alcune strutture proteiche che prendono la forma di fibrille, a cui si somma l’inefficacia sia dei meccanismi di smaltimento dei suddetti aggregati, sia di quelli di protezione cellulare e immunitaria.
Un altro fattore legato strettamente alla neurodegenerazione è quello della insulinoresistenza, sempre più legata ai nostri stili alimentari.
L’insulina, infatti, non serve solo al metabolismo degli zuccheri ma gioca un ruolo importante nei processi cognitivi; una dis-regolazione di questo ormone conduce ad un declino delle funzioni cognitive aumentando il rischi di sviluppare la malattia di Alzheimer del 150% per cui si parla, a buon diritto, di una terza forma di diabete, quello cerebrale, appunto.
Malattie neurodegenerative e autoimmuni
Tutte le malattie neurodegenerative e autoimmuni vengono comunemente curate con un grande numero di farmaci sulla cui reale efficacia sorgono molti dubbi.
Le medicine non convenzionali, a questo proposito, intervengono sull’essere umano globalmente, nel rispetto della sua fisiologia e del suo essere nel mondo, ottenendo spesso dei risultati estremamente interessanti e produttivi.
Sarebbe troppo lungo esaminare tutto ciò che potrebbe giovare al nostro cervello per cui mi limiterò a citare solo alcune delle sostanze naturali che riscuotono maggiore attenzione nelle malattie neurologiche: la vitamina D, il Coenzima Q 10 ed il glutatione.
Vitamina D, Coenzima Q 10 e glutatione
La vitamina D, pur chiamandosi impropriamente vitamina, è in realtà un potente ormone immunoregolatore che interviene positivamente sulla regolazione di centinaia di geni e dispone di recettori pressoché in ogni cellula del corpo.
Al giorno d’oggi la sua carenza è quasi endemica, dovuta alla sempre minore esposizione ai raggi solari che rappresentano la fonte più importante per il suo approvvigionamento.
La vitamina D è capace di modulare tutto il sistema immunitario regolando la reazione autoimmune come, ad esempio, nella Sclerosi Multipla e contribuendo alla remielinizzazione e al miglioramento della funzionalità delle fibre nervose.
Il Coenzima Q 10 è una molecola indispensabile al mantenimento della riserva energetica delle nostre cellule e la sua concentrazione tende a diminuire con l’età. Possiede una grande utilità come neuroprotettore e attivatore energetico in molte patologie come Alzheimer, Parkinson, SLA oltre che, ovviamente, nella Sclerosi Multipla.
Alcuni farmaci, principalmente le statine, ne riducono sensibilmente la concentrazione cellulare.
Il glutatione, infine, è un integratore fondamentale: ottimo antiossidante, potente disintossicante del fegato e straordinario modulatore del sistema immunitario. Esso è un tripeptide, cioè formato da tre aminoacidi: cisteina, glicina e glutamina.
Data la sua potente azione antiossidante a livello del sistema nervoso, esso risulta utilissimo nelle suddette malattie neurodegenerative e autoimmuni.
Un’altra capacità del glutatione è quella di legarsi ai metalli pesanti come il mercurio, piombo, cadmio e ai nitrati permettendo la loro eliminazione con effetto di tipo chelante.
Articolo tratto da «Scienza e Conoscenza» n. 59
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Articolo tratto dalla rivista nr. 48
Categorie: Critica al Sistema Sanitario
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