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 Il CONSAPEVOLE
    Stili di Vita - Modi di Pensare


 NEWSLETTER MARZO 2007


Il CONSAPEVOLE: è in edicola il nuovo numero!
numero 9 - febbraio/marzo 2007

con allegato il libro + DVD
11 Settembre 2001 - Inganno Globale
Tutto quello che le televisioni non ci hanno raccontato sui fatti di quel giorno
Un libro e un film di Massimo Mazzucco

Rivista + LIBRO + DVD al prezzo speciale di euro 9,90

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Governati da banche e da multinazionali


Chi sono i complottisti?
Intervista a Massimo Mazzucco sull'11 settembre e la "teoria del complotto"

Lottare contro le istituzioni è perfettamente inutile, poiché contengono già in sé - ben nascosto alla vista dei più - un meccanismo perfettamente in grado di assorbire qualunque tipo di contestazione interna. Per il lavoratore, si chiama sindacato. Per chi va controcorrente, si chiama "pazzo mondo degli artisti", per chi ha aneliti di eguaglianza, si chiama "democrazia elettorale". E quando nulla di ciò bastasse, c'è sempre la Giustizia, che può tranquillamente essere usata sia a favore che contro il cittadino innocente. Visto che questo mondo lo hanno fatto degli individui, è chiaro che l'unico modo per poterlo cambiare è quello di cambiare prima gli individui stessi, uno per uno, nel loro intimo. Saranno poi loro, automaticamente, a cambiare il mondo. Questo tipo di "crescita individuale" prima di Internet era un sogno irrealizzabile, oggi è una realtà alla portata di chiunque. Dipende soltanto dalla volontà di ciascuno.
Massimo Mazzucco


Equo o iniquo?
La Redazione
Qual è il senso, oggi, di acquistare una banana del commercio equo e solidale?
Per rispondere pensiamo un attimo al mondo in cui viviamo, a come è ora e soprattutto a come vorremmo che fosse, che cambiasse.
Questo mondo comincia 500 anni fa. Il mondo come lo consociamo e lo vediamo ora, la globalizzazione, l'espansione dei mercati, lo sfruttamento delle risorse del Sud del mondo ha inizio nel 1492, quando i confini delle terre conosciute si ampliano, fino ad abbracciare il mondo intero.


Dove vanno a finire i soldi delle nostre tasse?
di Pieluigi Paoletti
Per capire dove vanno a finire le nostre tasse bisogna vedere lo stato come un condominio e
le tasse come le rate che i condomini pagano per far fronte alle spese dei servizi comuni (luce delle scale, pulizie, portiere, giardiniere ecc.).
Le tasse quindi dovrebbero servire allo stato per far funzionare i servizi comuni a tutti i cittadini, sanità, pensioni, viabilità, scuola, polizia, difesa (purtroppo) e tutte le altre cose che la macchina dello stato necessita per camminare. Questa la teoria naturalmente…

Il Mostro MoSE
di Marco Cedolin
Il 12 novembre 2006 il Consiglio dei Ministri ha approvato a maggioranza una relazione presentata dal Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro nella quale vengono respinti tutti i progetti alternativi al MoSE presentati ed esaminati nelle precedenti riunioni tecniche. Anche il Mose come il TAV ha ricevuto dunque nuova linfa vitale e la patente di "opera prioritaria". Un'amara constatazione: la nuova maggioranza non accenna a discostarsi dalla politica "alla Lunardi" del precedente governo. Dove andremo a finire?

E ancora
Fa qualcosa di sovversivo: regala un abbraccio
di David Icke
I mercanti del soldo
di Sandro Pascucci
Le Banche cacciano in branco
di Marco Della Luna
Cibo locale, cultura locale
di Monica Di Bari e Saverio Pipitone
Un biglietto senza corsa
di Marco Cedolin
Mutamento climatico: la natura ci sta presentando il conto?
di Carlo Bertani
L'amaro biberon: il business del latte in polvere
di Monica Di Bari
La vera causa delle malattie
di Ivana Iovino
Coppia che gioca è coppia che dura
di Michele Galgani e Luisa Marino

 

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Chi sono i complottisti?
Intervista a Massimo Mazzucco sull'11 settembre e la "teoria del complotto".

Le tue ricerche e i tuoi studi si sono indirizzati sino ad ora su tre "casi": l'assassinio Kennedy, i viaggi sulla Luna, e gli attacchi terroristici dell'11 settembre. Di fronte a questo sorge spontanea una domanda: che cos'è il complottismo? Sei un complottista?
Complottismo è un termine, a connotazione negativa, inventato dei media per indicare persone che sarebbero affette da una specie di "sindrome del sospetto", ovunque comunque e su qualunque cosa.
In realtà il complottismo non esiste, esistono solo delle risposte poco chiare da parte dei governi.
Quando crolla uno stadio, si incendia una discoteca, o un aereo sbatte contro una montagna, nessuno sospetta che ci siano per forza di mezzo i servizi segreti di qualche nazione.
Ma quando si uccide un presidente che dava fastidio, contemporaneamente, alla CIA, alla mafia, al complesso militare-industriale, e ai grandi banchieri del mondo, è legittimo porsi delle domande. Quando ci raccontano di essere stati per sei volte sulla Luna in tre anni, mentre oggi gli astronauti dello Shuttle riescono a malapena ad avvicinarsi alle Fasce di Van Allen, e nel frattempo la NASA ha incamerato milioni di miliardi di dollari del contribuente per "finanziare" quelle missioni, è legittimo porsi delle domande. E quando ci si trova di fronte ad una versione ufficiale come quella dell'11 settembre, in cui quattro beduini che non hanno mai guidato un jet nella loro vita si trasformano in piloti degni della miglior pattuglia acrobatica, mentre questo serve a lanciare una guerra di conquista di dimensioni globali, allora non solo è legittimo, ma diventa doveroso, da parte di ciascun cittadino, porsi delle domande precise, e pretendere delle risposte altrettanto precise.

Leggo su Wikipedia alla voce complottismo: "Spesso una teoria del complotto non è fine a se stessa e nasconde intenti tesi ad ottenere una qualsivoglia forma di guadagno, per chi la concepisce o per chi la diffonde o la sostiene. Talvolta l'intento è solo quello di creare sensazione e interesse, è il caso di certi complottismi suggeriti da scrittori o giornalisti per ottenere visibilità, maggiore tiratura o audience". Come rispondi a coloro che sostengono questa tesi?
Sfido chiunque a inventarsi un complotto "che regga" su un fatto che non offre motivi per sospettare che lo sia stato. Se qualcuno ne è capace, e riesce ad essere comunque credibile, ben venga il suo guadagno, perché se lo merita davvero tutto. Ma senza gli sbuffi da demolizione controllata che escono dalle Torri Gemelle mentre crollano, senza un buco nel Pentagono in cui ci passa a malapena un'automobile, senza la difesa più tecnologicamente avanzata del mondo che va improvvisamente in tilt come se fosse un videogame da 5 lire, diventa molto difficile "inventarsi" quello che non c'è.

Qual è stato il tuo intento nello scrivere questo libro?
Il film Inganno Globale si limita volutamente a raccogliere i più importanti elementi fattuali che suggeriscono che gli eventi di quel giorno non siano andati come ci hanno raccontato. È, in altre parole, un semplice elenco di indizi, che puntano tutti il dito nella stessa direzione.
A quel punto ho sentito il bisogno di un "ragionamento parlato" che accompagnasse il film e gli facesse, in un certo senso, da filo conduttore. Se me lo chiedessero, suggerirei di leggere prima il libro, anche magari velocemente, per poi guardare il film, e tornare eventualmente al libro avendo ora il corrispettivo "visivo" di ciò di cui parla. In altre parole, il libro funge da sintesi logica di tutte le documentazioni presentate nel film, e a sua volta ha bisogno di questo perché le sue argomentazioni raggiungano lo spessore necessario. Credo che anche in futuro, per progetti simili a questo, seguirò la stessa formula, in cui libro e film si integrano a perfezione.

Leggi l'intervista nella sua versione integrale su il Consapevole numero 9!

 

 

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Domenica 4 marzo
- dalle 11.00 alle 13.00
Marco Cedolin parlerà di TAV, Mose e grandi opere
a Forlì - presso Romagna in Pagina - Fiera dell'Editoria in Romagna

per visionare l'intero programma della manifestazione clicca qui >>>

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