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UN'ITALIA PRESA A CALCI DAI RIFIUTI

 

Discariche e inceneritori. Inceneritori e discariche. Discariche e inceneritori.

Sembra una litania quella che sentiamo ripetere, da un po’ di tempo a questa parte, sugli schermi dei nostri televisori. La politica – tutta immersa nelle tormentate acque della campagna elettorale – parla spesso di rifiuti. E il tema rifiuti innesca un atteggiamento perfettamente bipartisan: sia a destra che a sinistra le parole pronunciate sono sempre le stesse, ovvero discariche e inceneritori.

«I programmi sono chiari – scrive Stefano Montanari sul suo blog (19 febbraio 2008) – un inceneritore in ogni angolo di strada, Veltroni o Berlusconi non fa alcuna differenza. E le cosiddette “grandi opere”, centrali a carbone e nucleari, TAV e quant’altro daranno il colpo della misericordia».

Eppure sono tante le parole a disposizione sul tema rifiuti. Tantissime belle parole: belle perché positive, ricche di senso, di significato, di ottimi e concreti risultati, di speranza per il futuro.

 

Leggi l'articolo di Stefano Montanari "Quando gli Euro censurano Lavoisier"

 

Comuni ricicloni, raccolta differenziata porta a porta, compostaggio, progetto rifiuti zero: perché i politici non si mettono mai in bocca queste parole? Perché, quelle poche volte in cui, nei salotti televisivi della politica, si parla di raccolta differenziata spinta, viene liquidata come un passatempo per ambientalisti operosi e non presa seriamente in considerazione come l’unico modo per emergere dalla montagna di spazzatura che sta soffocando lo stivale – e non solo Napoli?

I risultati della raccolta differenziata porta a porta ci sono, e sono anche ben documentati: ne parleremo sul Consapevole 15 (in uscita il 10 aprile) in cui potrete trovare un importante approfondimento sul porta a porta e i comuni ricicloni, oltre a tante altre informazioni indipendenti sul tema dei rifiuti.

Il Mondezza Day di Beppe Grillo è stato – come il V-Day dello scorso 8 settembre – censurato dalla stampa e dai media. Grillo ha smascherato gli interessi della politica e dell’industria sulla questione rifiuti e ha dato voce alla soluzione della raccolta differenziata porta a porta: «Scusa. Voglio chiedervi scusa per l’inceneritore di Acerra. Per l’Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori. In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c’è una diffusione di tumori da far paura».

Costruire discariche e inceneritori dovrebbe essere considerato un crimine contro l’ambiente: «perché – si chiede la dottoressa Patrizia Gentilini – la percezione da parte non solo dei media, ma anche da parte delle istituzioni politiche, giuridiche, amministrative e finanche religiose nei confronti dei crimini ambientali è così scarsa?».

 


Leggi un'intervista alla dottoressa Patrizia Gentilini

 

Eppure qualcosa nell’aria sta cambiando: tante persone si mobilitano e si impegnano ogni giorno per fare passare, oltre il muro delle chiacchiere dei mass media, un’informazione che sia realmente tale. Tutti noi possiamo dialogare e parlare con le persone che ci stanno attorno, che vivono vicino a noi: possiamo dire loro che gli inceneritori e le discariche non sono la soluzione giusta perché mettono in pericolo la nostra salute e quella della Terra; possiamo spiegare loro che le discariche e gli inceneritori vengono tanto pubblicizzati perché muovono forti interessi economici (la questione Cip 6 insegna); possiamo consigliare loro fonti e mezzi di informazione alternativi.

Ognuno di noi è chiamato a questo compito: affinché tutti considerino il problema rifiuti come responsabilità non solo collettiva, ma individuale.

 

 

>>Se sei interessato al "problema spazzatura" leggi anche:

Ecoballe e cancrovalorizzatori - di Marco Cedolin
Da rifiuto a risorsa: copiamo dalla natura - di Sonia Toni
La monnezza è oro: ma per chi? - di Cinzia Frassi


 

 

>>Di prossima pubblicazione
Lo Stivale di Barabba ovvero L’Italia Presa a Calci dai Rifiuti

a cura di Stefano Montanari
Arianna Editrice, aprile 2008

Parlare di rifiuti significa necessariamente ammettere l’inferiorità dell’Uomo di fronte a qualsiasi altro essere vivente che abiti questo pianeta. È un dato di fatto inoppugnabile: l’Uomo è il solo essere, animale o vegetale che sia, a produrre rifiuti e, dunque, questa caratteristica è qualcosa che lo fa unico. E l’immondizia che produciamo diventa sempre più subdola: a dispetto delle mega-discariche che riempiono delle loro immagini i nostri schermi TV, i nostri giornali e le bocche di chi tanta responsabilità si trova addosso per averle volute – vale a dire i politici. L’immondizia che ci fa più male è quella che esiste a nostra insaputa, lontano dagli occhi perché ridotta a polvere invisibile. Lontana dagli occhi ma, al contrario di quanto afferma il proverbio, tutt’altro che lontana dal cuore. E da tanti altri organi: perché è proprio quell’immondizia impercettibile a farci ammalare e ad ucciderci.
Lo Stivale di Barabba ovvero L’Italia Presa a Calci dai Rifiuti è una sorta di album fotografico sulla situazione del ciclo dei rifiuti nel nostro paese. L’argomento è ripreso da più angolazioni: com’è nata la cosiddetta “emergenza” che sta affogando la Campania, l’istantanea di oggi, il divenire, che cosa si fa e che cosa si può fare, che cosa dice la legge, che cosa dice la politica, che cosa dice l’economia, che cosa dice la Natura, che cosa dice il nostro organismo, che cosa fanno gli altri – cioè quelli che stanno fuori dall’Italia, dallo Stivale di Barabba.
L’abile curatela di Stefano Montanari ha saputo raccogliere le voci più autorevoli del panorama italiano e internazionale, capaci di toccare i molteplici aspetti e conseguenze che il tema dei rifiuti porta con sé. Tra i tanti collaboratori di questo libro: Paul Connett (chimico tossicologo St Lawrence University New York, promotore della strategia Rifiuti Zero); Gian Luigi Salvador (WWF); Federico Valerio (direttore del Laboratorio di chimica ambientale Istituto Nazionale Ricerca Tumori di Genova); Claudio Vedovelli (medico ospedaliero, specializzato in Malattie Infettive e in Igiene e Sanità pubblica); Jusy Iuliano (giornalista campana); Gianni Tamino (biologo, Università di Padova); Marco Cedolin (scrittore); Valerio Pignatta (scrittore).



 

>>Consigli di lettura… e di visione

 

Stefano Montanari
L'insidia delle polveri sottili e delle nanoparticelle - DVD
Macro Video, 2007

 

Marco Cedolin

Grandi Opere

Arianna Editrice, 2008

 


Roberto Bosio, Alberto Zoratti
Fermiamo Mr. Burns
Arianna Editrice, 2008

 


 

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