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Yoga del Cuore

Una meditazione che apporta energia vitale e divina in chi la pratica e la cui forza risuona in tutta la Terra

Loretta Zanuccoli per Eifis - 28/01/2015




La parola “meditazione”, che deriva dalla parola latina meditatio (riflessione), da noi occidentali viene utilizzata con diversi significati: per esempio se dobbiamo considerare o elaborare con attenzione un evento, un oggetto, un’idea o un qualsiasi argomento di solito usiamo l’espressione “devo meditarci su...”; per alcuni significa predisporre la mente a elaborare dati come per progettare qualche cosa, per altri significa riflettere.

In Oriente, invece, meditare significa utilizzare diverse tecniche per calmare la mente, in genere per scopi spirituali. Questo diverso modo di utilizzare una stessa parola può generare opinioni differenti sul suo vero significato.

Fin dall’antichità erano noti, oltre agli inestimabili effetti sull’evoluzione spirituale delle persone, anche i poteri rigeneranti e curativi della meditazione.

In epoca moderna, grazie agli enormi progressi tecnologici della medicina, si sono potuti convalidare scientificamente alcuni degli effetti positivi della meditazione.

Esistono numerose forme di meditazione, alcune si prefiggono di rilassare il corpo e la mente, alcune di controllare o eliminare lo stress, altre di ottenere una migliore concentrazione. La meditazione può utilizzare tecniche che favoriscono una focalizzazione o concentrazione prolungata su di un suono, un oggetto o altro, oppure che favoriscono la sperimentazione di una consapevolezza prolungata.

Queste due attività in India vengono chiamate rispettivamente Dharana, prolungata concentrazione, e Dhyana, prolungata consapevolezza, insieme compongono il Sadhana, o pratica spirituale, necessaria per raggiungere l’Illuminazione ovvero lo Yoga più alto, l’Unione Divina del sé inferiore con il nostro Sé Superiore.

Qualunque sia la tecnica che intendiamo utilizzare, la meditazione si prefigge come obiettivo quello dell’evoluzione spirituale personale attraverso una sempre maggiore attenzione e consapevolezza di sé.

Dai tempi pre-vedici, passando attraverso gli inestimabili insegnamenti di Patanjali, fino ai nostri giorni, abbiamo ricevuto grandi riscontri sulle pratiche meditative, sui loro incredibili effetti positivi sul nostro corpo, sul controllo delle emozioni e dei pensieri e sul miglioramento delle nostre relazioni.

Alcune forme di Meditazione sono precedute dalla parola Yoga per indicare che la loro pratica regolare porta all’Unione.

I sentieri che portano all’illuminazione 

Nello Yoga classico vengono indicati quattro differenti Yoga, fra gli altri, considerati Vie o Sentieri fondamentali che portano all’illuminazione: Bhakti Yoga, Jnana Yoga, Raja Yoga e Karma Yoga.

Bhakti Yoga o Yoga della Devozione, è l’unione con Dio attraverso un intenso amore e profonda devozione.

Si manifesta la devozione riconoscendo e amando la natura Divina o Natura Buddha in tutti gli esseri senzienti, persino in ogni cosa, e cercando di restare costantemente in questo stato. Il Bhakti Yoga è una delle pratiche yogiche più antiche e praticate dai grandi Rishi Indiani e dai grandi Yogi e mistici di numerose religioni e filosofie orientali. È previsto che per primo si sviluppi il Chakra del Cuore, per migliorare l’amore verso se stessi e poi verso tutti. Questa Virtù praticata quotidianamente consentirà un’espansione della coscienza e una consapevolezza di Unione con il Tutto. Spesso si manifesta con canti devozionali e con una vita interamente dedicata a Dio, che ha assunto nel corso dei millenni innumerevoli forme, riconoscendo Bhakti in Santi Maestri come ad esempio Rama e Krishna. In epoca moderna un esempio di meditazione Bhakti la troviamo nella Meditazione “Yoga del Cuore” che ho messo a punto.

Jnana Yoga, o Yoga della Conoscenza, è il sentiero della saggezza che cancella l’ignoranza metafisica, causa di tutta la sofferenza e degli attaccamenti. La liberazione dal Samsara è ottenuta grazie alla realizzazione dell’identità dell’anima individuale (jiva) con l’Anima Superiore (atma) e con la Scintilla Divina (Paramathma).

È l’Unione ottenuta attraverso la conoscenza del Divino o il riconoscimento del Divino in ogni manifestazione. Viene definito anche il Sentiero dell’intelligenza dotata di sapiente discernimento.

La realizzazione del Sé attraverso lo studio e la comprensione di ogni cosa che porta alla conoscenza più Alta.

Karma Yoga o Yoga dell’azione disinteressata dedicata a Dio, ricerca della trascendenza attraverso l’azione. Tra azione e inattività è preferibile l’azione, a patto che essa sia compiuta con distacco, poiché agendo con distacco si raggiunge o realizza Dio. Si pratica perseguendo il proprio dovere universale, il Dharma, accettando il proprio ruolo e non provando desiderio o avversione verso i frutti delle proprie azioni. Occorre giungere e vivere il Servizio all’umanità come estensione del proprio sé o del proprio più grande Sé.

Raja Yoga, noto anche come Yoga Reale o Yoga della Concentrazione. Il Raja Yoga è il “percorso regale” che porta all’Unione con Dio tramite la padronanza di sé attraverso la conoscenza; favorisce l’evoluzione dei processi intellettivi. Secondo Patanjali è il sentiero che vede confluire tutti gli altri Yoga; è lo Yoga che viene realizzato quando cessa l’identificazione con tutte le fluttuazioni della mente. È una disciplina mentale per un’Unione Divina cosciente e per restare nella perenne beatitudine. 

La meditazione “Yoga del Cuore”
 

Lo Yoga del Cuore ha come obiettivo principale quello di sviluppare il Chakra del Cuore e della Corona, un fattore decisivo per un corretto sviluppo spirituale e per sviluppare le caratteristiche psichiche tipiche di questi chakra come ad esempio: la pace, la quiete e la serenità, l’amore, la gentilezza e la tenerezza per il Chakra del Cuore e sviluppare l’intuizione, la saggezza, la fede e la Coscienza Buddhica per il Chakra della Corona.

La meditazione in genere ottiene effetti positivi perché innalza il livello di energia vitale delle persone che la praticano.

Il Principio di Energia Vitale è uno dei tre principi su cui si fonda l’Insegnamento PHYL®, perciò è basilare per noi che voi impariate a meditare e ancora di più che utilizziate una meditazione di tipo “Avanzato” per il suo enorme apporto di energia vitale e di Energia Divina.

La Meditazione “Yoga del Cuore” produce effetti sia sul meditante sia sull’ambiente esterno, non solo, poiché durante la pratica viene benedetta tutta la Terra, produce grandi effetti karmici positivi per chi la pratica ed enormi effetti benefici per tutta la Terra e i suoi abitanti.

Per questo motivo può essere considerata parte anche del Karma Yoga.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 39


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Categorie: Crescita Personale

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