Via il pannolino!
Togliere il pannolino e passare al vasino: tanti consigli e suggerimenti utili in una prospettiva ecologica, etica ed educativa...
La Redazione - 27/07/2011
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Come accompagnare il proprio bambino verso l'autonomia e aiutarlo ad abbandonare il pannolino in favore di vasino e riduttore?
A questo proposito abbiamo intervistato Elena Dal Prà autrice del recentissimo Via il pannolino! (Il Leone Verde, 2011), che ci ha offerto tanti consigli e suggerimenti utili.
Come molte neomamme – e come tanti pediatri suggeriscono – pensavo che l’età dello spannolinamento si collocasse attorno ai tre anni. Nel tuo libro suggerisci una tempistica diversa: perché è possibile iniziare anche a 18 mesi?
È possibile perchè la cosa importante ed essenziale per partire con l’educazione al vasino è che sia genitore che bambino si sentano pronti per percorrere questa nuova strada, piuttosto che osservare come unico parametro l’età anagrafica. Nel libro sono descritti vari approcci: dall’elimination communication che prevede di togliere il pannolino addirittura dalla nascita e in cui l’iniziativa parte dal genitore, all’approccio centrato sul bambino (child oriented) introdotto da T. Berry Brazelton negli anni Sessanta e ancora adottato dalla maggior parte dei pediatri. Nel libro si propone invece un approccio che si colloca a metà strada: a prendere l’iniziativa per togliere il pannolino non è né totalmente il bambino, né totalmente il genitore. Il momento giusto è piuttosto la risultante dell’interazione tra i due, se vogliamo semplificare con un linguaggio matematico. Non si guarda quindi tanto l’età anagrafica quanto il bambino e, ultimo ma non ultimo, la disponibilità del genitore.
Ciò che Brazelton e altri educatori dell’epoca criticavano dell’approccio all’educazione al vasino del passato era non tanto l’età dello spannolinamento, quanto i metodi impositivi dell’epoca, che non escludevano minacce e vergogna.
Cosa dobbiamo sapere della fisiologia del bambino per avere delle aspettative realistiche relative allo spannolinamento?
Anche in questo caso non esistono delle verità assolute: come potremmo infatti spiegare la capacità di essere puliti dei bambini di alcune società tradizionali prima del compimento dell’anno di vita? La capacità di trattenere è un percorso in divenire, da un momento all’altro non si conquista la continenza. Inoltre la capacità di trattenere non è soltanto fisica, ma dipende dalla maturità cognitiva ed emotiva del bambino. Una volta che avrà raggiunto la maturità in tutte e tre queste aree, allora sarà pronto per togliere il pannolino.
Un consiglio che si sente spesso dare è quello di – una volta tolto il pannolino – non rimetterlo più, ovvero di non “tornare indietro”: cosa ne pensi?
È vero, ma dipende come al solito dall’intesa che abbiamo raggiunto con il nostro bambino. Nell’educazione non c’è nulla di veramente rigido, per fortuna si tratta di noi e il nostro bambino, che è unico, com’è pure unica la nostra relazione con lui. In altre parole, una volta tolto il pannolino, sarebbe meglio non ritornare sui nostri passi per non dargl un segnale di fallimento. Una volta innescato il meccanismo cognitivo, il percorso non può più essere sempre uguale alla situazione in cui aveva il pannolino 24 ore su 24. Certo se ci sono delle regressioni, che sappiamo essere temporanee, come un’influenza intestinale, per esempio, possiamo tornare a mettere il pannolino. L’importante è giungere ad un’intesa, per non “tradire” il patto che abbiamo fatto con lui e intaccare l’autostima nella sua personalità in formazione.
Quali sono le principali difficoltà che si incontrano nel momento in cui togliamo il pannolino e come possiamo superarle?
Il bambino può rifiutarsi di usare il vasino o il riduttore, d’altra parte si tratta di un grosso cambiamento per lui. La formula magica è: mai arrabbiarsi e considerare questo momento di passaggio molto delicato. Tanto più il bambino respirerà tensione o ansia, tanto meno si sentirà libero e rilassato. E non ci sono elementi tanto disturbanti quanto l’ansia in un percorso così intimo e importante.
Quale consiglio ti senti di dare per evitare che si creino situazioni di ansia e stress tra genitori e bambino nell’affrontare questa tappa?
Il segreto è non avere delle aspettative troppo alte nei confronti del nostro bambino: se ci prefiggiamo degli obiettivi troppo ambiziosi rischiamo di interferire negativamente in un percorso che per sua natura è lento e graduale.
In commercio ci sono tanti libri sul vasino dedicati ai bambini: ci vuoi consigliare qualche bel titolo?
Tra quelli che ho elencato nell’appendice di Via il pannolino!, il più divertente e apprezzato dalla mia bimba è stato sicuramente Chi me l’ha fatta in testa? di Werner Erlbruch, seguito dal libro con CD La canzone della cacca di Roberto Piumini e Giovanni Caviezel. Ma su questo argomento ci sono continuamente delle novità. Per la mia seconda cucciolotta ho appena ordinato Posso guardare nel tuo pannolino? di Guido van Genechten e Basta pannolino di Emanuela Nava e Desideria Guicciardini, vi farò sapere...
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Categorie: Ambiente,Naturalmente bambini e genitori
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