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Vaccini: parliamone

Il decreto Lorenzin impone 12 vaccini obbligatori: perchè dire no a una legge che vìola le libertà fondamentali dell’individuo

La Redazione di Vivi Consapevole - 14/07/2017




C’erano oltre 350 persone al Palacongressi di Bellaria nell’assolata domenica del 14 maggio scorso. In sala tante famiglie, tanti bimbi e tante mamme in attesa.

Macrolibrarsi e Gruppo Editoriale Macro, con il contributo della rivista “Scienza e Conoscenza”, hanno organizzato una tavola rotonda per approfondire i temi della sicurezza delle vaccinazioni e della libertà di scelta terapeutica.

Gli ospiti presenti sul palco – l’avvocato Luca Ventaloro, il dottor Dario Miedico, il ricercatore Stefano Montanari, Federica Santi, mamma di un bimbo danneggiato e Giorgio Gustavo Rosso, presidente di Gruppo Macro – coordinati da Marianna Gualazzi giornalista di “Scienza e Conoscenza”, hanno approfondito con rigore i temi più scottanti legati all’obbligo vaccinale.

Una legge anti costituzionale?

Quello della libertà di scelta in merito alle vaccinazioni è stato il punto fondamentale toccato il 14 maggio. Gli eventi dei giorni successivi hanno dimostrato quanto attuale sia stato il tema affrontato nella tavola rotonda.

È notizia del 19 maggio il decreto con cui il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin dichiara obbligatori 12 vaccini per la fascia di età 0-6 come condizione per accedere ai nidi e alle scuole dell’infanzia.

La norma dovrebbe entrare in vigore già dall’anno scolastico 2017-2018 per questa fascia di età: i genitori dei bambini non vaccinati saranno segnalati dalla scuola alla Asl che li chiamerà a colloquio per convincerli a vaccinare i piccoli, pena una multa dal 500 ai 7.500 euro e la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della potestà genitoriale.

Per quel che riguarda la fascia di età 6-16 anni scattano altre misure: bisognerà presentare alla scuola il certificato di vaccinazione, se non lo si fa il dirigente dà la segnalazione alla Asl, la quale contatterà la famiglia e imporrà una tempistica per fare evadere l’obbligo vaccinale.

Anche qui per chi non vaccina sono previste sanzioni e segnalazione al Tribunale.

Di fronte ai temi della sicurezza delle vaccinazioni e della libertà di scelta terapeutica sollevati da una fetta sempre crescente dell’opinione pubblica, il Governo ha deciso di intraprendere la strada del pugno di ferro e dice di farlo per difendere la salute dei bambini e di tutti i cittadini. Di fronte a un decreto di questo genere è lecito porsi delle domande che vanno ben oltre lo schierarsi a favore o contro i vaccini.

Imponendo 12 vaccini obbligatori non si vìolano i diritti fondamentali dell’uomo e la libertà dell’individuo come sancita in diversi trattati internazionali, universali, europei? Questo decreto non vìola per caso gli articoli 32 e 34 della nostra costituzione?

Come faranno i dirigenti, le scuole e le Asl già oberati e affaticati dall’ordinaria amministrazione a far rispettare un decreto che sembra coinvolgere quasi un milione tra bambini e ragazzi? Perché solo in Italia abbiamo oggi 12 vaccini obbligatori mentre in tante altri paesi europei i vaccini non sono obbligatori (come ad esempio in Austria, Danimarca, Olanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda, solo per citarne alcuni)?

Viene da chiedersi cosa ci sia dietro a questo accanimento dell’attuale Governo in tema di vaccinazioni.

Siamo per caso di fronte ad una emergenza sanitaria? Ci sono epidemie in corso? Le domande aperte dal Decreto sono tantissime e tutti dovrebbero porsele, anche i genitori che hanno vaccinato o che vogliono vaccinare.

Anche chi vaccina o vuole vaccinare deve informarsi ed esprimere il proprio dissenso nei confronti di una legge che vìola palesemente i diritti dell’uomo, le libertà fondamentali nonché il diritto allo studio. Si tratta di una legge liberticida che lede tutti perché crea un precedente importante: oggi sono i vaccini che ci vengono imposti per tutelare una fantomatica salute pubblica, domani cosa ci imporranno?

Non c’è bisogno di scomodare le teorie del complotto per capire la direzione autoritaria che sta prendendo la nostra cosiddetta democrazia.

Oltre la guerra dei pro e contro

«Siamo qui su questo palco provenendo da differenti esperienze – dice Giorgio Gustavo Rosso all’inizio del suo intervento di fronte al pubblico di Bellaria – non siamo qui perché siamo contro qualcosa, noi siamo qui per l’amore che nutriamo verso i nostri figli e nipoti, verso tutti i bambini, e verso l’umanità; per la verità, per approfondire le nostre conoscenze sull’argomento che studiamo da tanto tempo; per la sicurezza: per far valere il principio di precauzione e per far eseguire studi e ricerche approfondite riguardo agli studi e alle attività che riguardano la vita e la salute».

Prima hanno radiato i medici che osavano parlare di vaccini, come è accaduto a Roberto Gava, come sta accadendo, nei giorni in cui scriviamo, a Dario Miedico, che era presente al convengo di Bellaria e che ha regalato al pubblico un’accorata testimonianza del suo operato di medico e di uomo. Ora hanno fatto il Decreto con cui impongono 12 vaccinazioni obbligatorie ai nostri bambini.

Così si esprime Pierpaolo Vargiu, già presidente della commissione Sanità della Camera e deputato di Civici e Innovatori sul sito Quotidiano Sanità:

«Ho presentato una proposta di legge che invierò al ministro Lorenzin come memorandum e che trasformerò in emendamenti al decreto. […] La proposta prevede inoltre l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 10mila euro per chi diffonde “notizie antiscientifiche, atte a generare comportamenti potenzialmente lesivi della salute individuale e di quella pubblica”. La pena è raddoppiata se a divulgare notizie antiscientifiche è una persona capace di avere impatto sull’opinione pubblica».

Il prossimo passo sono i giornalisti e non manca molto: verranno a bussare alla nostra porta, a chi come noi osa parlare di vaccini, osa fare domande, porre questioni e dubbi, a chi osa parlare di libertà.

E quando verranno a bussare alla porta dei giornalisti e ci radieranno dall’albo o ci multeranno, allora si accorgeranno tutti che i tempi in cui ci troviamo a vivere sono davvero molto oscuri.

La libertà di scelta terapeutica

Costituzione, Art. 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Costituzione, Art. 34

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 49


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario







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