Vaccinazioni: tra scienza e propaganda
Per un’informazione scientifica emancipata e fuori dai meccanismi del business farmaceutico
Valerio Pignatta - 28/05/2007
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Miliardi di conferme non sono sufficienti a rendere vera un’ipotesi, mentre basta un solo fatto negativo per distruggerla. Bisogna cercare sistematicamente le crepe che rendono falsa un’ipotesi.
Prima si trova l’errore, prima il mondo scientifico sarà in grado di produrre una teoria migliore. Occorre mettere continuamente in discussione anche le teorie consolidate e che hanno ricevuto il consenso della comunità internazionale; non bisogna avere paura dell’errore, ma scatenare la creatività di ipotesi, con la consapevolezza dei propri limiti.
Karl Popper
Finalmente è uscito anche nel nostro paese un libro che affronta la questione della fondatezza o meno delle vaccinazioni con uno spessore scientifico di rigore e un grado di approfondimento di indiscutibile qualità.
Tutti e tre gli autori hanno le carte in regola per potersi esprimere con autorevolezza dato che, oltre i titoli di studio personali, fanno parte del gruppo di ricercatori che anni fa ha dato vita a Vaccinetwork (www.vaccinetwork.org), il portale che in Italia, ma non solo, fornisce il maggior numero di controinformazioni scientifiche sull’argomento vaccini.
Il testo vuole offrire spunti di riflessione su una pratica sanitaria – la vaccinazione – messa in discussione per i suoi effetti devastanti sulla salute degli individui che dovrebbe invece tutelare.
L’indagine si basa su una ricerca scientifica e una raccolta dati effettuate sui più importanti motori di ricerca dati medico-scientifici, e sulle più note riviste accreditate dallo stesso sistema medico ufficiale.
Alcuni punti fermi balzano subito agli occhi nell’analisi del fenomeno: (elenco puntato)
a) La sorveglianza degli eventi avversi ai vaccini è scarsa e inadeguata con tendenza a una sottostima dei dati, che metterebbero invece in discussione prassi ormai consolidate, basate praticamente sul nulla.
b) L’informazione scientifica sui vaccini, sia da parte dei medici che dei genitori, è lacunosa e parziale. Manca una reale consapevolezza sul rapporto rischi/benefici allo stato attuale delle ricerche.
c) Gli studi sui vaccini non sono adeguati: non vengono effettuati o quasi controlli e verifiche come per gli altri farmaci (studi in doppio cieco, studi longitudinali), categoria della quale fanno parte.
d) È ormai comprovato che gli eccipienti nei vaccini (mercurio, alluminio, formaldeide ecc.) sono fonte di forte tossicità e disturbi neurologici.
e) Gli attuali vaccini multipli sono una spada di Damocle che pende sulla popolazione infantile e di cui non si conoscono del tutto le conseguenze sulla salute: non sono stati indagati gli effetti collaterali dovuti alla sovrapposizione di sei-sette virus interagenti tra loro nell’organismo, situazione che in natura è quasi impossibile ricreare.
Nel testo vengono sfatati luoghi comuni e informazioni distorte utilizzate dai medici per supportare il parere filo-vaccinazionista: la difterite nella Federazione Russa dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la poliomielite in Indonesia dopo lo tsunami, l’efficacia dei cosiddetti vaccini antimeningite, la necessità di quelli antinfluenzali per anziani e bambini.
Uno spiraglio su fonti e spiegazioni quasi sconosciute, nell’ottica di una necessaria obiettività e indipendenza della ricerca medica.
Ogni pagina del testo è corredata di note che rimandano a una bibliografia puntuale e qualificata.
Un breviario per tutti coloro che hanno a cuore un’informazione scientifica emancipata e fuori dai meccanismi del business farmaceutico.
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Categorie: Critica al Sistema Sanitario
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