Turismo responsabile: vacanze in Italia al di fuori dei soliti circuiti

Roberto Bosio - 16/06/2008

Come ogni estate arriva il tempo di scegliere dove andare in vacanza. Avete mai pensato alle conseguenze che porta con sé questa scelta?
Il turismo è ormai una delle principali industrie del pianeta, ed è responsabile di oltre un quinto delle emissioni totali d'ossido di carbonio, oltre a creare desertificazione, deforestazione e distruzione di habitat naturali (come le barriere coralline). E all'impatto ambientale si aggiunge quello sociale. Oltre alla prostituzione infantile, bisogna considerare che chi si trova di colpo a vivere di turismo, finisce per perdere quell’identità culturale che fino ad allora gli era servita da bussola. Anche lo spazio si trasforma: il turismo crea grandi complessi che non hanno nulla a che vedere con l’architettura locale, e riduce gli spazi liberi degli abitanti del posto, che non possono più sedersi sulla spiaggia, pescare o organizzare cerimonie religiose, perché potrebbero disturbare i turisti.
Per fortuna esiste anche un altro turismo, con strutture ricettive che non pregiudicano la capacità di rigenerazione dell’ambiente, o circuiti nel Sud del mondo in cui i soldi vanno a beneficio delle popolazioni locali – e non delle multinazionali – favorendo l'incontro con la società civile. Nelle proposte che di seguito vi faccio ho messo al centro della scena l'Italia. Per chi vuole spingersi al di fuori dei nostri confini vi consiglio il primo portale per il viaggiatore responsabile fai da te Solidal tour, o in alternativa uno dei siti dei soci della Associazione Italiana Turismo Responsabile.

Agriturismo Biologico dell’Etna
Questa fattoria si trova vicino al Parco dell’Etna, in una zona tranquilla. È a pochi chilometri dagli impianti di sci invernale del vulcano, e dalle vicine cittadine d’arte (verso le quali, su richiesta, i padroni di casa organizzano escursioni). Si possono fare anche gite in barca nella Riserva marina di Acitrezza. Il soggiorno avviene in piccoli appartamenti dotati di ogni comfort.

Baita Paiei
È un’antica baita di montagna piemontese ristrutturata secondo i principi della bioedilizia, dove si dorme in cameroni con servizi in comune o con tenda propria (portarsi il sacco a pelo).
La cucina è biovegetariana – ma c’è spazio anche per chi la pensa diversamente –, ed oltre alle attività consuete si possono apprendere rudimenti di bioedilizia o a coltivare un semplice orto con la permacoltura.

Biomasseria Lama di Luna
È una masseria ottocentesca restaurata coi metodi della bioarchitettura e arredata secondo i principi feng-shui. È immersa nella campagna (tutta coltivata con metodi biologici) delle murge baresi, e si trova a pochi chilometri dalle spiagge di Margherita di Savoia e dai misteri di Castel del Monte.

Domus Amigas
Questo circuito nasce da un gruppo di donne come "rete di ospitalità diffusa" in un Sud-Ovest della Sardegna ricco di itinerari suggestivi, come le dune di Piscinas in Costa Verde, la splendida costa di Teulada, i siti archeologici e minerari, la macchia mediterranea e le grotte calcaree di Santadi e Fluminimaggiore. Su richiesta si possono anche organizzare arrampicate, diving e canoa, navigazioni sotto costa, incontri con artigiani e produttori locali...

Pei - turismo con i pescatori
L'idea nasce nel 1998. Grazie ad alcune agevolazioni pubbliche, i primi pescatori possono rendere le barche e le abitazioni - comunque sempre spartane - adatte alla ricezione di ospiti a cui viene offerta la possibilità di vivere la pesca artigianale. Così diventano protagonisti di un turismo che è a tutti gli effetti "responsabile", perché sostiene la piccola imprenditoria locale, e salvaguarda la cultura del mare. Punto da non sottovalutare, se il turismo diventerà un'attività complementare di una certa consistenza, sarà meno difficile programmare periodi più lunghi di protezione ittica e ampliare le zone dove è vietata la pesca.

Riace Village
Dopo essere stato spopolato da una forte emigrazione, il borgo di Riace è nato a una nuova vita grazie alla collaborazione tra alcuni suoi abitanti e un certo numero di profughi curdi. Insieme accolgono chi richiede asilo e ristrutturano case, tutte con vista sul mare, da affittare ai turisti. Si organizzano eventi culturali e, con l'aiuto degli ospiti, si recuperano le tradizioni locali, come la produzione d'olio, le confetture di arancio, o la tessitura. A pochi chilometri dal borgo poi, ci sono spiagge chilometriche e tesori architettonici e naturali di rara bellezza.

Sossogna
È a pochi chilometri da Orvieto, al centro di un crocevia tra Toscana, Umbria ed alto Lazio. È un’oasi naturalistica circondata dalle colline orvietane punteggiate da monasteri e borghi medievali che si alternano a testimonianze delle civiltà etrusche e romaniche. Offre ospitalità in un casale in pietra e in un piccolo campeggio all’ombra di grandi alberi.

Spizzirò
È un angolo dell’Oltrepò pavese, tra torri, castelli e abbazie, nel pieno della natura che ancora fa da padrona tra i boschi di questo angolo dell’Oltrepò pavese, costituiscono il sereno contesto in cui si trova immersa la fattoria Spizzirò. In pochi minuti, con gli scarponcini da trekking ai piedi o in sella a una mountain bike, sono raggiungibili le grotte di San Ponzo, i borghi medievali di Cecima, Livelli e Barzi.

Vagabondo
Sono un gruppo di ragazzi che offre la possibilità di conoscere Napoli in tutte le sue sfaccettature. Dai quartieri spagnoli al centro, dai miracoli di San Gennaro alle scuole esoteriche di grande fama come quella alchemica o templare. L’ospitalità viene offerta con la formula del bed & breakfast.
Si possono anche fare escursioni nei dintorni: Vesuvio, Campi Flegrei, penisola sorrentina, Reggia di Caserta o le isole… Quelli del Vagabondo propongono anche alloggi a Siracusa, Matera e nel Salento.

Il Nuovo Numero di Vivi Consapevole!

Ecco come ottenerla:

In Omaggio acquistando su Macrolibrarsi.it, ricevi gratuitamente la rivista per ogni ordine effettuato fino ad esaurimento scorte, poi riceverai il pdf.