Terra Santa: viaggio dello spirito
Un pellegrinaggio indimenticabile in Israele, la terra dove tutto ebbe inizio
Fulvia d'Alessio - 23/06/2014
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Arriva il momento in cui, dopo aver visitato tante mete turistiche, il mare più splendido e la neve più bianca, desideriamo andare oltre, fare un passo in più; una voce dentro di noi ci chiede di approfondire il viaggio andando alla ricerca di luoghi che possano appagare la nostra sete di ricerca interiore e di gioia, emozioni così essenziali per il nostro equilibrio e per il nostro più alto benessere.
Visitare la Terra Santa, santa per ogni credo, è il sogno di ogni pellegrino e di ogni persona che ambisca vivere un’esperienza meravigliosa e arricchente sotto ogni punto di vista: Israele è un’antica terra tutta da scoprire, un “Santuario a cielo aperto” dove cultura, storia e bellezza hanno come sfondo i luoghi dove Dio si è mostrato e dove si sono compiute le antiche profezie.
Certo non è la solita vacanza e non è facile scrivere di un tour così particolare, che trasforma, dona fiducia e colma di nuova energia chi ne ha fatto l’esperienza; così vi presentiamo due testimonianze, fatte da pellegrini nella Terra dove le pietre parlano di Gesù.
Io c’ero
“È stato un pellegrinaggio molto speciale – scrive Beatriz dalla Spagna.
Poter approfondire la vita e il messaggio del Maestro Gesù con la guida e l’orientamento di Ananda e Schmuel, in compagnia di pellegrini che hanno mostrato cordialità, amicizia e allegria, è stata una grande benedizione.
Ho sentito la presenza di Gesù nei tanti luoghi sacri e nella bellezza della Natura, specialmente sul Monte delle Beatitudini. Ho toccato con mano il potere che i canti devozionali hanno di elevare e trasformare l’energia. Ho imparato ad aprirmi e ad apprezzare la diversità nella devozione dei tanti gruppi di persone incontrati.
Ho riportato con me a casa, in famiglia, al lavoro e nella mia città, il profumo della calma, della gioia e dell’amore di Cristo che qui tutto pervade. Grazie Ananda!”.
“L’esperienza che esprime meglio il valore di questo pellegrinaggio – scrive Osnat da Israele – è stata la visita al Muro Occidentale (Muro del Pianto) a Gerusalemme.
A differenza di altri luoghi che abbiamo visitato durante il viaggio, questo era l’unico in cui ero già stata prima, e molte volte, ma non ero mai riuscita a superare il risentimento sulla natura dogmatica della religione. La vivevo come un’imposizione.
Ma quando ci siamo avvicinati al Muro Occidentale (Muro del Pianto), circondata da yogini di Ananda, ho avvertito un innalzamento di coscienza e ho cominciato a sentire solo l’amore per Dio e la devozione che le persone provavano in quel luogo. Poi mi sono detta: che grande lezione è per me imparare a vedere questo tutti i giorni, e non soltanto con i pellegrini.
Ho avuto l’opportunità di unirmi ad Ananda in visita nella mia terra, permettendomi così di osservarla con una prospettiva più armoniosa. Una benedizione! Ho goduto di ogni parte del viaggio e mi è dispiaciuto giungere al suo termine, ma sono felicissima di sapere che presto tornate! Tengo care nel cuore le persone, i luoghi e la grande gioia che mi ha accompagnato nel viaggio. Benedizioni a tutti! Aum!”.
La testimonianza di Yogananda
Infine, la testimonianza autorevole e ispirata di Paramhansa Yogananda, autore del premiato libro Autobiografia di uno Yogi, che descrive così il suo pellegrinaggio fatto nel 1935:
“Viaggiando giorno dopo giorno in Terra Santa, mi convinsi più che mai del valore del pellegrinaggio. Lo spirito di Cristo pervade l’intera Palestina; camminai al Suo fianco, pieno di riverenza, a Betlemme, nel Getsemani, sul Calvario, sul sacro Monte degli Ulivi, sulle rive del Giordano e del Mare di Galilea. La nostra piccola comitiva visitò la stalla della natività, la bottega da falegname di San Giuseppe, la tomba di Lazzaro, la casa di Marta e Maria, la sala dell’Ultima cena. L’antico passato si dispiegò sotto ai miei occhi: una scena dopo l’altra, vidi il divino dramma un tempo interpretato da Cristo per tutti i secoli a venire.”
Come resistere a questo Divino richiamo?
Da non perdere
Le Sacre Città di Nazareth, Cafarnao, Tabgha, Betlemme e Gerusalemme per essere passo dopo passo, sulle orme di Gesù e Qumran, dove furono scoperti, nel 1946, i rotoli del Mar Morto e dove si trovava la comunità spirituale degli Esseni.
I Sacri Monti: il Monte Carmelo, dove Elia sfidò i sacerdoti di Baal, con una grotta dedicata alla memoria del Profeta e un Santuario Mariano dedicato alla Vergine del Carmelo, il Monte delle Beatitudini, dove Gesù ha tenuto il discorso della Montagna, il Monte Tabor, un luogo di ritiro e contemplazione, con la Basilica della Trasfigurazione di Gesù.
Le Sacre Acque: il Mare di Galilea (Lago di Tiberiade) dove Gesù scelse alcuni dei suoi discepoli e parlò alla folla dalla barca, calmò la tempesta e dove apparve ai suoi discepoli dopo la resurrezione, il Mar Morto, a 416 metri sotto il livello del mare e il Fiume Giordano, dove Giovanni Battista battezzò Gesù.
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Articolo tratto dalla rivista nr. 37
Categorie: Turismo Responsabile
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