Stevia: lo zucchero naturale a zero calorie
Il dolcificante conosciuto da millenni con poteri curativi
La Redazione - 18/10/2012
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La Stevia reubadiana è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Asteracee e che cresce sulle montagne del Paraguay e del Brasile. È di piccole dimensioni, con foglie ovate opposte e fiori bianchi, piccoli e numerosi. Presso i popoli sudamericani, dove cresce, la stevia è nota per i suoi poteri curativi: gli indigeni dell’Amazzonia la usavano per curare il pancreas, servendosi delle sue proprietà antibatteriche e antifungine. Secondo studi più recenti la stevia avrebbe anche effetti benefici contro iperattività, ipertensione e indigestione. Per le sue proprietà di dolcificante è anche chiamata la “pianta dolce”.
Le foglie della stevia hanno uno straordinario potere dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10-15 volte più dolce del normale zucchero da tavola. In sostanza, una foglia fresca corrisponde a un cucchiaio di zucchero
Il sostituto dello zucchero
Grazie ai principi attivi di cui è ricca, quali lo steviside e il ribaudioside A, le foglie della stevia hanno uno straordinario potere dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10-15 volte più dolce del normale zucchero da tavola. In sostanza, una foglia fresca corrisponde a un cucchiaio di zucchero. Si tratta del dolcificante naturale più potente al mondo. A differenza dello zucchero, però, i principi attivi della stevia non hanno alcun potere nutrizionale: sono cioè a zero calorie. Questo vuol dire che può essere usata da diabetici e obesi senza conseguenze. Essendo un estratto completamente naturale, la stevia non ha infatti controindicazioni per la salute.
Nonostante tutte queste premesse positive, l’uso della stevia è stata dibattito di controversie fra scienziati ed esperti, tanto che solo all’inizio del 2012 la Commissione Europea ne ha permesso la commercializzazione in Italia. Va chiarito che ne era vietata la commercializzazione, ma non la coltivazione che invece era permessa: fino agli anni Cinquanta del Novecento era molto coltivata e usata al posto dello zucchero anche in Italia, proprio perché non era troppo difficile da raffinare e non dava dipendenza come altri tipi di zucchero raffinato.
La polemica in ambito dell’Unione Europea sull’utilizzo della pianta dolce era quindi legata ai suoi principi attivi, che secondo alcuni studi avrebbero potuto produrre sostanze carcerogene. L’equivoco era però dovuto al dosaggio sbagliato con cui inizialmente la stevia veniva somministrata alle cavie: credendo di dover sostituire la stevia in pari quantità dello zucchero, i topi di laboratorio sotto esame ricevevano massicce dosi di stevia al giorno che un essere umano, che consuma abitualmente stevia, non ingerisce nell’arco di una vita. Recenti studi hanno permesso di mettere in evidenza gli errori del passato e l’innocuità della pianta.
Come usarla
Oggi la stevia si trova in commercio anche nei supermercati. Il modo migliore e più ecologico per consumarla è però quello di coltivare la propria piantina – è una pianta molto resistente che ben si adatta a qualsiasi clima e che vuole pochi accorgimenti – usando le foglie. Se si usano fresche, si possono immergere direttamente nel tè oppure nel caffè, dove rilascerà il proprio dolcificante. Oppure si possono anche essiccare a meno di 40 °C, poi si triturano e si conservano durante l’anno. La polvere ottenuta può essere usata per dolcificare non solo le bevande ma anche dolci e altri piatti.
La stevia è nota per i suoi poteri curativi: gli indigeni dell’Amazzonia la usavano per curare il pancreas, servendosi delle sue proprietà antibatteriche e antifungine
Provala con la torta di mele!
Ingredienti:
- 2 cucchiai di amido di mais
- 10 g di polvere di stevia
- 16 g di olio di oliva
- 1/2 bicchiere di acqua
- 200 g di farina
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- 2 mele
- la scorza di 1 limone
Preparazione: Mescolare la maizena, la stevia, l’acqua e l’olio, poi aggiungere la farina, il lievito e il sale. Aggiungere infine la scorza di limone e versare il composto nella tortiera. Tagliare le mele a fettine e versarle sul composto. Mettere in forno caldo a 180°C per 40 minuti circa.
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Articolo tratto dalla rivista nr. 30
Categorie: Alimentazione e salute
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