Ricostruire L'Aquila
www.transitionitalia.it - 15/07/2009
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La tendenza generale è che sta nascendo grande interesse in pratiche del saper fare e di riappropriarsi di conoscenze che in genere venivano tramandate da generazione in generazione, mentre ora assistiamo proprio in una sorta di salto generazionale dove questo invece è mancato. Oltre a riscoprire la soddisfazione del saper fare c'è anche il fatto di poter acquisire nuovamente controllo su processi e contenuti.
Per il contesto dell'Aquila sarebbe quindi importante proporre una panoramica ampia sulle diverse competenze acquisibili tra cui poi scegliere secondo le priorità e necessità. Altresì importante è inventariare e valorizzare le competenze e saperi già esistenti in loco (esperti locali, anziani). Tra le tematiche da trattare potrebbero figurare orticoltura, autocostruzione (edifici,energia, cucine solari, ecc.), competenze informatiche (per attingere soprattutto informazioni dalla rete e "riconnettersi), erbe spontanee, supporto psicologico, compost toilet, permacultura (come strumento di progettazione e forma mentale). Importante sviluppare effetti moltiplicatori, utilizzando per esempio OST. L'associazione PAEA potrebbe essere coinvolta per la mostra della casa ecologica e per fare una dimostrazione pratica di autocostruzione. Da riflettere anche sul linguaggio da utilizzare - possibilmente evitare "eco" ma parlare per esempio della "casa del futuro", evidenziando vantaggi come sicurezza e costi di gestione ridotti (risparmio). Da esplorare il "modello Friuli" per l'autocostruzione anche per riappropriarsi del controllo di quello che viene costruito. Parte dei fondi statali che arriveranno potrebbero essere investiti in attività di tutoraggio delle iniziative e orientamento (per formare le competenze). Altra tematica da non sottovalutare è quella dei rifiuti. Il corretto riutilizzo di quello che ora viene smaltito come macerie potrebbe invece creare anche nuove professionalità. Una centrale a biomassa potrebbe mettere in moto un'innovazione della filiera. E' un'opportunità di creare una realtà virtuosa, sia su elementi fisici che sociali, coerente con le agende internazionali. Le abilità necessarie sono di diverso tipo: pratico, organizzativo, sociale, ecc. Un'occasione di empowerment per ricostruire una capacità di futuro e divenire coscienti delle proprie capacità (autostima).
Un lavoro sulle competenze mette le persone in grado (a livello collettivo) di confrontarsi e mettere in discussione il modello politico corrente (accentrato, che impone) - in questo senso è importante che le associazioni locali facciano massa critica per contrastare eventuali interessi forti. Altre iniziative: progettare sistemi economici basati sullo scambio, sviluppare TV (che propongono video su buone pratiche e che documenti i lavori in svolgimento soprattutto quando si spegneranno i riflettori) e radio di strada (l'importanza della comunicazione). L'apprendere in modo collettivo (es. facendo anche solo l'orto) significa investire nella coesione sociale. Inizialmente avrebbe senso, all'interno di un percorso di apprendimento collettivo, concentrare gli sforzi su un'area circoscritta (una sorta di laboratorio), il cui virtuosismo può poi creare contagio con altre realtà locali e favorire un fenomeno di imitazione. Da considerare in modo concreto - operativo: bando EU "eco-innovation" - in scadenza a settembre '09.
Testo tratto da www.transitionitalia.it
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Categorie: Politica e Informazione
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