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Nutrire il corpo, la mente e lo spirito

Marianna Gualazzi - 05/06/2015




In questi giorni di inizio EXPO, l’esposizione universale di Milano con al centro il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, una mattina al lavoro mi sono ritrovata tra le mani un piccolo libro di Thich Nhat Hanh dal titolo Paura (BIS Edizioni, 2015).

Aprendolo a caso ho letto il passo che vi riporto di seguito:

«Al Plum Village, dove vivo, nella Francia sudoccidentale, ci piace usare le gatha, brevi poesie pratiche che recitiamo in silenzio o ad alta voce nel corso della giornata per aiutarci a vivere profondamente ogni azione della vita quotidiana. Abbiamo una gatha per la sveglia mattutina, una per lavarci i denti e ne abbiamo anche altre per andare in macchina o lavorare al computer. La gatha che recitiamo quando serviamo il cibo dice:

In questo cibo vedo chiaramente la presenza dell’universo intero che sostiene la mia esistenza.

Guardando in profondità le verdure che mangiamo, vediamo dentro di esse il sole, una nuvola, la terra. Ci sono anche tanta fatica e lavoro amorevole nel cibo cha abbiamo davanti. Contemplandolo in questo modo, anche se non c’è nessun altro seduto a tavola con noi, sappiamo che la nostra comunità, i nostri antenati, Madre Natura e il cosmo intero sono al nostro fianco, con noi e dentro di noi, in ogni momento. Non dovremo mai sentirci soli».

Questa riflessione mi è sembrata bellissima e me la sono rigirata in testa tutto il giorno. Tornata a casa la sera, ho preparato la cena e ho messo a tavola la mia famiglia. Prima di iniziare il pasto ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima: ho chiesto il silenzio a mio marito e ai miei figli e ho ringraziato per il cibo che avevamo nei piatti. Ho reso grazie alla Terra, agli elementi che l’avevano nutrita e alle mani che l’avevano lavorata. Devo dire che i miei figli sono rimasti molto impressionati da questa piccola cerimonia, che ho voluto piacevolmente ripetere le sere successive.

Ora, dopo un po’ di pratica, anche i miei bambini hanno iniziato a proporre i loro ringraziamenti.

«Oggi è stata una brutta giornata – ha detto mia figlia qualche sera fa di fronte al suo piatto di pasta e ceci – perché ha sempre piovuto e non siamo andati al parco a giocare. In casa mi sono annoiata perché i giochi sono sempre gli stessi, ma vi ringrazio lo stesso nuvole: la vostra acqua di oggi farà crescere le ciliegie domani e io adoro le ciliegie e non vedo l’ora che il sole e la pioggia le facciano diventare mature».

La meditazione pre-cena è ormai diventata un rito e ci fa affrontare il pasto in una maniera diversa: anche i bambini sono più sereni e mi sembrano più consapevoli di un momento così importante come è quello del nutrirsi. Accogliere qualcosa dentro di sé – che si parli di cibo, di emozioni, di sentimenti, dell’altro – è sempre un atto creativo, che ci riplasma continuamente.

Nella nostra visione non basta nutrire il pianeta: per evolvere ed elevarci è fondamentale nutrire il corpo, la mente e lo spirito.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 41


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Categorie: Crescita Personale


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