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Nei momenti difficili della vita un valido aiuto arriva dalla Floriterapia

La floriterapia viene in aiuto quando la mente non si ferma e pensa troppo

La Redazione de “L’altra medicina magazine” - 30/09/2016




Attacchi spesso devastanti. Cerchiamo di capire bene da che cosa sono scatenati. Poi lavoriamo sulle emozioni anche con i fiori appropriati.

 

Tra i disturbi d’ansia più invalidanti c’è senz’altro la ricorrenza degli attacchi di panico. Alla base dei sintomi che ci fanno dire di “avere il panico” ci sono almeno due differenti reazioni emotive. I fiori di Bach possono essere d’aiuto in alcune di queste situazioni? 

 

Le reazioni di panico sono… due! 

Il panico vero e proprio è una reazione naturale in presenza di un evento per fortuna abbastanza raro, ovvero la sensazione, magari inizialmente non del tutto cosciente, di essere chiusi in trappola o di dover sfuggire il più presto possibile a un’angoscia mortale. Il panico è, in sostanza, un programma biologico che ci vuole indurre a muoverci scompostamente.

Questa reazione emotiva è calibrata dalla natura per portarci fuori pericolo e dev’essere perciò assai rapida ad entrare in azione, senza darci il tempo di pensare e quindi di rallentare il programma biologico di sopravvivenza. 

Quando siamo noi a generare il problema 

È quindi possibile che alla base di alcune reazioni di panico, “inspiegabili” dal soggetto stesso vi sia un accumulo di impressioni, immagini mentali, pensieri che costruiscono inconsapevolmente dentro di noi la sensazione di essere incapaci di uscire da una situazione soffocante, in qualche modo pericolosa per la nostra incolumità o, più spesso, per l’idea di non avere il controllo della nostra vita. 

Così, se ci siamo costretti per lungo tempo ad adattarci a ruoli e richieste per noi controproducenti o conflittuali (mantenendo un controllo esagerato senza riuscire a soddisfare le esigenze di rilascio di tensione, recupero energetico, libertà d’azione e di scelta e via dicendo) è possibile che ad un certo punto – spesso quando l’attenzione al mantenimento del solito ruolo viene meno, per esempio in pieno relax – l’organismo ci mandi il conto e ci faccia sentire un inesplicabile senso di soffocamento e di panico. 

Un messaggio forte dall’organismo

Anche se questa sensazione non è affatto piacevole, la sua insorgenza dovrebbe indurci a modificare l’abituale strategia di comportamento. Forse abbiamo preteso un po’ troppo da noi stessi e l’organismo, per salvaguardarci, ricorre alle maniere forti, volendo farci uscire a tutti i costi dalla “trappola” in cui ci siamo infilati con le nostre stesse mani. 

I fiori per il panico 

Chiunque soffra di questo tipo di disturbi è bene che si faccia in primo luogo seguire da un professionista, medico o psicologo. Ma anche i fiori di Bach possono dare una mano. Vediamo quali. 

Il panico vero e proprio – cioè la reazione collegata con l’oscura sensazione di dover muoversi in qualunque modo, anche scomposto, per uscire da una trappola angosciosa – ha attinenza con quanto si attribuisce al rimedio Rock Rose. Questo è infatti considerato utile per la sensazione di avere i “sudori freddi”, i tremori, la tachicardia, il senso di nausea, le vertigini e la paura di morire. 

Visto che il panico, una volta sperimentato, può lasciare una sensazione di choc, nel famoso rimedio formulato dallo stesso Edward Bach per le emergenze, il Rescue Remedy, è presente anche Star of Bethlehem, dedicato al superamento del trauma – in qualsiasi forma esso compaia – fisico o psichico. 

Un grosso problema, che chi ha avuto un attacco di panico o una crisi di agorafobia lamenta, è poi il timore che si ripresenti. In questi casi, possiamo suggerire ben tre rimedi, anche da assumere insieme: Mimulus per la paura concreta di stare nuovamente male, Star of Bethlehem per aiutare a elaborare la situazione di partenza e White Chestnut per evitare il continuo emergere di pensieri che ripropongono incessantemente questa paura. 

Su “L’altra medicina magazine”, ogni mese, una rubrica interamente dedicata ai fiori di Bach e alle loro enormi potenzialità. 

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 46


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario




















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