La lavoratrice sovrana

Come trovare il lavoro che ci piace e ci soddisfa nel profondo e come imparare a rallentare il ritmo della nostra vita per ridurre i nostri bisogni.

Ghislaine Saint-Pierre Lanctôt - 25/02/2009

tratto da Cosa diavolo sono venuta a fare su questa terra?

Io, Renée, ho preso coscienza del fatto che a guadagnarmi la vita, la perdo. È morta in me la convinzione che bisogna lavorare per guadagnarsi la vita. Ho realizzato che il lavoro è un gioco, che mi permette di vivere nell’abbondanza. Ad una condizione: fare il lavoro che mi piace.
Ci sono arrivata dopo un lungo processo in diverse tappe. Prima di tutto ho cominciato a sentire che quello che facevo non mi entusiasmava più. Poi mi è passata la voglia di andare a lavorare: prolungavo i fine settimana e prendevo tutti i permessi possibili. Quando mi sono ammalata e sono stata assente dal lavoro per diverso tempo, ho cominciato ad accarezzare l’idea di cambiare lavoro subito, finché ero ancora giovane. Comunicavo i miei progetti a mio marito e ai miei figli. Non erano d’accordo. Dovevo prendere l’iniziativa da sola ed è quello che ho fatto. In campagna. Con qualche piccolo risparmio. Ho imparato in fretta a ridurre il mio ritmo di vita. Ho smesso di consumare. Ho scoperto e praticato la semplicità volontaria. Che sollievo! A conti fatti ho realizzato che non avevo bisogno di molto. Ho creato dei legami di amicizia e di aiuto reciproco con le mie vicine. Ho cominciato a lavorare il legno.
Ora sono una lavoratrice sovrana. Divido un laboratorio con un amico. Creo nuovi prodotti con nuovi legni che scopro nelle vicinanze. Realizzo il mio potenziale. Mi realizzo. Lavori circa venti ore alla settimana con un sentimento di gratitudine. Nessun obbligo, nessuna pressione, nessun rendimento, nessun reddito. Anche se guadagno meno di prima, mi restano molti più soldi in tasca. Non mi manca niente. Vivo nell’abbondanza. Mi prendo del tempo libero. Faccio quello che non avrei mai avuto tempo di fare: leggere, meditare e non fare niente. Mi dedico anche a diverse attività comunitarie. Sono in perfetta salute, ho energia da vendere e non tornerò mai indietro. Realizzo che sarei morta a fuoco lento se non avessi ascoltato il mio cuore.

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