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La delicata cucina per il benessere del fegato

Il fegato, che ha funzioni molteplici e incessanti, per lavorare bene deve essere nutrito senza eccessi e sovraccarichi

Silvia Strozzi - 26/03/2013




Chiedersi se c’è una dieta che fa bene al fegato, in realtà, non ha senso, perché tutto quello che mangiamo passa dal fegato, quindi se mangiamo bene, esso sarà attraversato da sostanze nutrienti ed energetiche, se mangiamo male, lo riempiremo di sostanze nocive da distruggere nel più breve tempo possibile. Il fegato, infatti, riconosce se le sostanze utilizzabili dall’organismo sono adatte o devono essere depurate, frazionate o trasformate. Ha un’enorme bisogno di proteine – ad alto contenuto di amminoacidi – che servono per ripristinare i tessuti e proteggere le cellule epatiche; ma allo stesso tempo non va sovraccaricato.

Meglio quindi mangiare le proteine la sera: durante la notte, infatti, il metabolismo è ridotto, per cui vengono utilizzate meglio per tutti i meccanismi di riparazione dell’organismo. I carboidrati non raffinati, la frutta e la verdura sono molto importanti per fornire energia e per facilitare la ripresa della funzionalità del fegato. Spesso poi, chi ha problemi di fegato ha anche carenze vitaminiche e di sali minerali, soprattutto perché il fegato non riesce a immagazzinarle o a trasformarle: ad esempio il calcio non viene assorbito in presenza di disturbi alle vie biliari. 

Un aiuto dalla natura 

Non c’è terapia della medicina naturale che non faccia risalire all’accumulo di sostanze tossiche i malesseri che ci colpiscono e, quindi, spesso si propone come prima cosa, per far funzionare meglio le terapie anche omeopatiche, di procedere alla depurazione dell’organismo. Lo stesso vale anche per la depurazione del fegato. Quando il fegato funziona bene tutto l’organismo sarà efficiente. Cibi freschi, sani e non manipolati, senza additivi, conservanti e coloranti, cucinati semplicemente sono importanti per cominciare a voler bene al nostro fegato. Lo schema classico di dieta per il nostro fegato prevede al mattino frutta fresca anche sotto forma di centrifugati, caffè di cereali e pane integrale con malto. Pranzo a base di cereali e insalate di verdura cruda, mentre di sera è indicato un pasto con proteine, legumi o tofu o seitan e verdure crude e cotte. Per gli spuntini sono ottime la frutta e le macedonie. I germogli sono importantissimi per l’apporto di micronutrienti all’organismo, così come è fondamentale bere tanta tanta acqua. Anche i brodi con miso di riso o di orzo migliorano la funzionalità intestinale e quindi accelerano la depurazione dell’organismo.

Per arricchire il nostro menù, soprattutto in primavera, in campagna possiamo trovare delle stupende erbe che aiutano il fegato a depurarsi e a mantenersi in piena efficienza, come le foglie novelle di tarassaco. Questa comunissima pianta dalle foglie dentellate e dal grosso fiore giallo è capace di liberare l’organismo dalle scorie accumulate durante l’inverno, riattivare la funzionalità del fegato e stimolare la diuresi. La cosa migliore è mangiare il tarassaco crudo in insalata, ma anche lessato insieme ai legumi o preparando frittate e sformati. Un’altra cura infallibile è quella con il rafano, una specie di rapanello. Bisogna far bollire le foglie tritate e dopo averle fatte macerare per 24 ore, va bevuto il liquido ottenuto prima dei pasti. 

Molto efficace è anche l’impiastro a base di foglie di cavolo: si schiacciano le foglie e si applicano sulla regione epatica (all’altezza del fegato) rinnovando l’applicazione ogni 4-5 ore. 

Una ricetta che potete provare per depurare il vostro fegato

Torretta di tofu con carciofi e aglio caramellato 

  • 16 cracker rotondi
  • 1 vasetto di tofu alle erbe
  • 4 spicchi d’aglio
  • 4 carciofi
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine
  • 1 limone
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • sale e pepe
 

Pulite i carciofi togliendo le foglie più dure e la barba interna, quindi lavateli e metteteli in una terrina con il succo di limone. Scolateli e tagliateli a fettine sottilissime e fateli cuocere in padella con un filo d’olio a fiamma viva per qualche minuto, quindi aggiungete 2 cucchiai d’acqua un pizzico di sale e pepe e fate cuocere lentamente in modo che risultino morbidi ma ancora croccanti. Buttate l’aglio in camicia in un pentolino di acqua bollente, per 3 minuti, scolatelo e togliete la pelle. Conditelo con olio, aceto, sale e pepe e un cucchiaino di zucchero di canna. Versate l’aglio e il suo sugo in un pentolino e fate caramellare velocemente, lasciatelo raffreddare, tagliatene 2 a pezzettini e 2 invece solo a metà. Componete la torretta: con l’aiuto del sac a poche, fate un giro con la crema di tofu sul primo cracker, sovrapponete qualche fettina di carciofo e d’aglio, un altro cracker e così via. Decorate con una metà d’aglio caramellato e servite.

Depura il fegato con la frutta!

 I frutti più attivi nei meccanismi di depurazione del fegato sono

  • gli alchechengi che aiutano i travasi biliari;
  • la ciliegia che è depurativa e ha una spiccata azione decongestionante sul fegato;
  • la fragola che è un buon disintossicante.
  • L’antica medicina popolare consigliava di mangiare i germogli per sciogliere i calcoli alla bile;
  • il limone, che tra le sue svariate virtù vanta anche quella disintossicante, favorisce le secrezioni epatiche. Efficace la cura di limoni da bere a digiuno;
  • la mela che ha proprietà disintossicanti; 
  • le noci hanno proprietà coleretiche (favoriscono la secrezione della bile) e colagoghi (favoriscono l’escrezione della bile);
  • il pompelmo che facilita anch’esso l’espulsione della bile, è diuretico e ripulisce il fegato;
  • la prugna, disintossicante e depurativa, essendo lassativa, aiuta a smaltire tutte le tossine;
  • l’uva, noto disintossicante (l’ampeloterapia), era nota anche al tempo dei Romani per le sue proprietà depurative.

 

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 32


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Categorie: Alimentazione e salute




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