Il sistema bancario
Tratto da La Repubblica delle Banche. Fatti e misfatti del sistema bancario italiano, con il concordo del controllore (Arianna Editrice, 2008)
Elio Lannutti - 25/08/2008
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Tratto da La Repubblica delle Banche. Fatti e misfatti del sistema bancario italiano, con il concordo del controllore (Arianna Editrice, 2008)
C’è una sottile differenza tra il sistema camorristico ed il sistema bancario, tra la criminalità praticata dalla camorra come finalità ed il vero e proprio sistema mafioso degli istituti di credito, una piovra adusa a praticare “microcrimini quotidiani” a danno di correntisti, risparmiatori,prenditori del credito. Quando i “colletti bianchi”, con un colpo di clic addebitano spese e commissioni a milioni di correntisti con nuove voci di costo (il rag. Fiorani della Banca Popolare di Lodi, addebitò tra Natale e Capodanno del 2004, almeno 100 euro ciascuno a un milione di correntisti, ancora da restituire), spesso non vengono perseguiti. Quando piazzano tango bond che avevano nel loro portafoglio titoli a vecchi di ottanta anni, mandando in fumo fatica e sacrifici di una intera vita di lavoro, quando ti spacciano prodotti che invece dei previsti piani previdenziali per assicurarti una serena vecchiaia, sono piani di debito con l’iscrizione alla Centrale Rischi di Bankitalia, tali comportamenti illeciti, comuni a buona parte del “sistema”, sono più gravi delle peggiori condotte criminali. Ma raramente vengono punite per le collusioni evidenti e le ampie coperture delle distratte autorità vigilanti, ma anche perchè il “sistema” gode di ottime protezioni di ordine istituzionale. Mentre “o' sistema” deve servirsi della manovalanza per mettere in atto estorsioni, traffici illegali, scippi, contrabbando e rapine, “o' sistema bancario”, non rischia nulla perché ha la licenza di rapinare i cittadini. Tramite l’avviso in Gazzetta Ufficiale delle variazioni unilaterali dei tassi e delle condizioni, sempre a suo esclusivo vantaggio per rimpinguare i grassi bilanci. Su 23,8 miliardi di utili netti, conseguiti dal “sistema” nel 2007, almeno 5,9 miliardi, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, sono di pertinenza del popolo dei correntisti. La reciprocità dei tassi quando aumenta il costo del denaro non è soltanto rispetto della legge, ma del senso comune e della normale prassi commerciale che impone equità nei rapporti contrattuali tra i contraenti. Ma le istituzioni,come la distratta Banca d’Italia, obbligate a far rispettare le leggi e le corrette regole del mercato, non stanno mai dalla parte dei cittadini. Anzi, come risulta da molti atti giudiziari, le autorità vigilanti o sono distratte, oppure “colluse”, perché hanno la finalità principale di garantire la stabilità a qualsiasi costo del “sistema”. Ed anche la politica, che spesso scrive sotto diretta dettatura frettolosi ed imbarazzanti “decreti salva-banche” - per fortuna annullati dalla Corte Costituzionale - o promulga legislazioni sempre favorevoli agli interessi dei signori del credito, appare certamente collusa con “o’ sistema”.
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Categorie: Politica e Informazione
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