Curarsi con le piante: Gemmoderivati, come prepararli in casa
Dal Consapevole 22 - I gemmoterapici esercitano un’azione molteplice nell’organismo per le loro caratteristiche particolari e grazie al loro contenuto di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici..
Lucilla Satanassi - 16/09/2010
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Ogni albero ritrova nel turgore delle proprie gemme primaverili l’innocenza del fanciullo; ripulito e sobrio riparte da zero dai suoi tessuti embrionali pronti a divenire ogni tessuto, ogni organo. In ogni gemma si racchiude tutto il divenire possibile. C’è un momento dentro la gemma in cui ogni cellula è giovane allo stato puro: è la rinascita che ogni albero vive ogni primavera. È possibile raccogliere questo messaggio dalle gemme degli alberi e mantenerlo inalterato nel tempo con la preparazione dei gemmo derivati.
Per le loro caratteristiche particolari e grazie al loro contenuto di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici, auxine, ormoni vegetali ecc., i gemmoterapici esercitano un’azione molteplice nell’organismo:
- a livello energetico-vibrazionale apportano l’impulso della crescita oltre al messaggio
particolare di ogni meristema;
- drenano dall’organismo le scorie metaboliche e altre tossine accumulate;
- armonizzano i processi biochimici dell’organismo;
- stimolano i processi riparativi;
- modificano gli squilibri del “terreno” in modo dolce e profondo.
Il gemmoderivato raccoglie tutta l’energia contenuta nelle gemme o nelle parti in via di accrescimento e rappresenta l’idea concentrata della forma che la pianta assumerà. La raccolta delle gemme e degli altri meristemi avviene a mano direttamente sulla pianta o al massimo da rami tagliati al momento della raccolta.
Preparazione
La preparazione di un gemmoderivato è abbastanza semplice e può essere fatta da chiunque se si seguono poche regole ma fondamentali.
Il momento della raccolta è determinante per la qualità e deve avvenire nel tempo balsamico (il periodo in cui la pianta medicinale presenta la più alta concentrazione di principi attivi, adatto quindi alla sua raccolta), che dipende dal meristema, cioè il tessuto vegetale le cui cellule sono in grado di riprodursi, utilizzato:
- le gemme si raccolgono quando si sono gonfiate e prima che sboccino;
- i giovani getti subito dopo lo sboccio delle gemme;
- i boccioli prima della loro apertura;
- la corteccia da piante o rami giovani al momento della montata della linfa;
- la linfa prima che appaiano le foglie;
- le radici di piante annuali da piante giovani;
- le radici di piante perenni prima della lignificazione;
- la corteccia di radici al momento della montata della linfa;
- i semi a piena maturità.
Per ottenere un prodotto di prima qualità bisogna procedere alla messa in macerazione subito dopo la raccolta. La macerazione avviene in una soluzione di glicerina e alcol etilico puro in parti uguali (in peso). La funzione dell’alcol etilico, che è il buongusto con cui si preparano liquori, è quella di estrarre profondamente e di penetrare dentro i tessuti spesso duri di alcune perule di gemme. L’alcol è una sostanza leggera e volatile e garantisce anche la conservazione del preparato. La glicerina deve essere assolutamente vegetale e si dovrebbe trovare in farmacia. È possibile sostituirla con una “ sostanza” molto più facile da reperire, ma ugualmente adatta, quale il miele. La glicerina o il miele hanno la funzione di estrarre le parti delicate dei cosiddetti fitoormoni.
Le nostre gemme appena raccolte vanno messe dentro questa miscela di alcol e glicerina (o miele) che funge da solvente. Consiglio di preparare a parte una certa quantità di solvente che si mantiene per un tempo illimitato: in un contenitore di vetro ben pulito mettete insieme alcol e glicerina (o miele) in rapporto 1:1, calcolato in peso, pesate per esempio 500 grammi dell’uno e dell’altro e poi mescolate molto bene. Agitatela sempre molto bene prima di unirla alle gemme. Con un vaso di vetro e una bilancia procedete alla preparazione del vostro “ceppo”, cioè la macerazione delle gemme.
Il rapporto gemme-soluzione dovrebbe essere 1:20 in peso, considerando però il peso secco delle gemme. Per determinarlo bisognerebbe essiccare una parte delle gemme raccolte, verificare quanta acqua contengono e sottrarla dal peso delle gemme fresche.
Per il nostro uso possiamo, con buona approssimazione, usare i seguenti rapporti tra gemme fresche e solvente:
- 1:10 nel caso di gemme, boccioli, corteccia, giovani radici;
- 1:4 nel caso di giovani getti;
- 1:20 in caso di semi secchi (1:10 se sono freschi);
- 1:1 nel caso di linfa.
Pesate le gemme e mettetele nel vaso di vetro. A parte, pesate la quantità di miscela necessaria e aggiungetela nel vaso. Per favorire l’estrazione dei principi attivi è utile frullare il tutto, soprattutto se le gemme sono dure o se si tratta di corteccia. Chiudete bene il vaso con chiusura ermetica.
La macerazione avviene al buio. Durante questo periodo la soluzione viene scossa ogni tanto per estrarre meglio i principi attivi. Il tempo di macerazione dura almeno un mese lunare ma potrebbe protrarsi anche per il doppio, per esempio se le temperature sono basse.
Quindi si procede alla torchiatura tramite torchietto e alla filtrazione del macerato con i filtri in cellulosa. Il prodotto così ottenuto si chiama souche che significa, appunto, ceppo e che deve essere conservata in bottiglie di vetro scuro e custodita ben chiusa al riparo della luce.
Mantiene le sue proprietà per almeno 5 anni.
Per ottenere il gemmoderivato pronto all’uso dobbiamo fare una diluizione di tipo omeopatico. Questo ci permette di preparare, con piccolissime quantità di gemme, un abbondante prodotto che useremo per la salute della famiglia e degli amici. La souche viene diluita in proporzione di 1:10 con una miscela di glicerina-alcol-acqua preparata a parte e scossa per 100 volte, come avviene nella preparazione di prodotti omeopatici. La miscela è composta da 50 parti in peso di glicerina, 30 di alcol e 20 di acqua.
Si ottiene così il macerato glicerico o gemmoderivato pronto all’uso.
Il gemmoderivato deve essere conservato in recipienti di vetro scuro e custodito ben chiuso al riparo della luce. La sua durata generalmente viene indicata in 5 anni dalla preparazione della souche. Il tipo di conservazione può aumentare o ridurre la durata del prodotto.
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Categorie: Alimentazione e salute
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