Come vivono Chiara e Paolo, con i gemelli Davide e Matteo
Famiglie a basso consumo
A cura della redazione - 13/05/2014
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In famiglia sono in quattro: Chiara (36), Paolo (41), Davide e Matteo (4). Chiara e Paolo lavorano come liberi professionisti. Lei è specilizzata nei disturbi dell’apprendimento e lavora con le scuole, mentre Paolo è informatico e si occupa di progettare servizi e prodotti tecnologici partendo dai bisogni dell’utente finale (User Experience Designer).
Vivono a Cesena nel quartiere Vigne in una casa indipendente con un piccolo giardino. Il loro blog ilbilanciodelbidone.blogspot.it è il resoconto del loro percorso di riduzione dei rifiuti ed è ricchissimo di suggerimenti, ricette e idee per autoprodurre, riciclare e risparmiare.
Cosa fate per risparmiare sulle spese della casa, ovvero sul consumo di acqua, luce, gas, spese per il riscaldamento?
I nostri elettrodomestici sono tutti di classe A, il riscaldamento, l’energia e l’acqua sono utilizzati con attenzione e senza sprechi. Stiamo mettendo da parte i soldi per fare il cappotto alla casa.
Che cosa autoproducete a livello alimentare?
Cuciniamo quasi tutto quello che mangiamo quotidianamente. Non siamo vegetariani, anche se i prodotti vegetali sono alla base della nostra alimentazione: carne e pesce vengono consumati in maniera saltuaria.
Autoproduciamo pane, pizza, piadina, dolci, yogurt (e kefir) e alcuni formaggi, aceto, germogli, succhi, marmellate, salsa di pomodoro, dado e soffritto, alcune tisane. Miele (Paolo cura un apiario con alcuni amici), alcuni tipi di frutta e verdura nel nostro giardino.
Dove fate la spesa per quello che non riuscite ad autoprodurre, con che cadenza e quanto spendete circa a settimana?
Facciamo la spesa da Molino Maraldi, GAS Malatesta, Borgo Etico, in fattoria, dalla Coop vicino casa, al mercatino lungo il Savio.
Non siamo abituati a fare una grande spesa tutta nello stesso supermercato, di solito compriamo quello che ci serve nel posto che ci sembra migliore. Se consideriamo solo il cibo spendiamo in genere 60 euro a settimana
Che cosa autoproducete a livello non alimentare (vestiario,detergenti per casa e persona, bricolage)?
Autoproduciamo quasi tutti i detergenti per la casa e per la persona e i cosmetici. Produciamo il compost e conserviamo i semi dell’orto e li scambiamo con altri appassionati di orticultura.
In che modo vi regolate per l’abbigliamento: scambiate, riciclate, ricreate?
Prendiamo volentieri vestiti usati per noi e per i bambini e diamo i nostri quando non li usiamo più (prima di tutto agli amici o conoscenti, poi li doniamo alle associazioni che li raccolgono).
Quali mezzi di trasporto utilizzate per i vostri spostamenti?
In città ci spostiamo solo in bici (per i bambini abbiamo un carrello che si attacca alla bici) o a piedi. Usiamo la macchina solo per tragitti extraurbani o quando non ci è possibile andare in bici. Per il lavoro spesso usiamo il treno.
Utilizzate la medicina non convenzionale? Preparate e utilizzate dei rimedi (anche “rimedi della nonna”) al posto dei più comuni medicinali da banco?
Cibo e stile di vita sani (niente fumo, alcool e cibo spazzatura) ci aiutano a difenderci dai malanni stagionali e da alcuni disturbi a cui siamo soggetti quando sgarriamo (tipo herpes, gastrite, stitichezza ecc.). Non amiamo i farmaci e li usiamo solo in caso di necessità impellente: per la febbre si abbassa la temperatura spogliandosi o con l’acqua fredda, con il cibo giusto si evita di ricorrere a lassativi, vitamine o altri integratori, il calore è un utile analgesico in molti casi.
Quando abbiamo bisogno di rimedi specifici ci affidiamo a un’operatrice olistica che è in grado di consigliarci prodotti naturali con competenza. Non ci siamo mai sottratti alle cure e agli esami consigliati dai medici allopatici in cui abbiamo fiducia, credo sia stato fondamentale aver trovato professionisti che si prendessero carico della nostra salute con la pazienza di coinvolgerci nelle decisioni.
Con le pratiche di autoproduzione e risparmio che portate avanti quando avete calcolato di risparmiare in un mese rispetto a un nucleo famigliare come il vostro che non pratica questo stile di vita?
Non siamo mai stati capaci di misurare quanto il nostro nuovo stile di vita abbia influito sul bilancio familiare: il nostro prncipale obiettivo non è risparmiare, ma ridurre i rifiuti e acquistare consapevolmente.
Produrre in casa cibo o detersivi è più costoso (consideriamo il tempo insieme ai soldi) che acquistare al supermercato, magari con le offerte, ma il prodotto che otteniamo è di una qualità talmente elevata ed è così personalizzato che il suo valore è certamente superiore a quello di ciò che si può trovare in un prodotto confezionato. Un grande risparmio lo otteniamo comprando meno: barattare, farsi prestare, prendere a noleggio o a prestito in biblioteca sono grandi mezzi di risparmio.
Chiedere agli altri non sempre li indispone: molte persone sono orgogliose di dare le cose che non usano, il loro tempo e i loro consigli.
Rispetto al vivere sociale: ricercate e avete intessuto rapporti di buon vicinato, di sostegno reciproco con altre famiglie, di scambio del tempo e delle competenze come nelle banche del tempo? Se sì, come avete fatto?
Cerchiamo sempre di stringere rapporti di amicizia non tanto per una forma di sostegno, ma principalmente per godere del capitale umano che si sviluppa instaurando nuove relazioni. Con gli amici barattiamo volentieri: cibo, frutta, cosmetici, ecc.
Quante televisioni possedete e quanto tempo rimangono accese durante il giorno?
Abbiamo una vecchia televisione senza decoder che usiamo come monitor per vedere film. I bambini possono guardarla due pomeriggi a settimana. Noi non abbiamo molto tempo per questo, quando va bene vediamo un film a settimana.
Come trascorrette il vostro tempo libero?
In genere con gli amici oppure leggendo, studiando e informandoci.
Come vi sentite rispetto a queste parole: libertà, autonomia, soddisfazione, denaro?
Libertà: di poter scegliere di vivere con cose più semplici. Ci sentiamo forti rispetto alle proposte del mercato grazie alla consapevolezza che abbiamo maturato in questi anni.
Autonomia: ci piace pensare di essere autonomi in molte cose. Non crediamo che sia utile essere autosufficienti in tutto perché significherebbe isolarsi dagli altri.
Soddisfazione: siamo molto soddisfatti delle nostre scelte, per questo le portiamo avanti e cerchiamo di condividere ogni buon risultato e ogni scoperta con gli altri.
Denaro: pensiamo che sia un mezzo per scambiarsi dei beni.
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Articolo tratto dalla rivista nr. 36
Categorie: Decrescita,Naturalmente bambini e genitori
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