Buon compleanno Macro!

Quest’anno sono trenta le candeline sulla torta della casa editrice cesenate: il fondatore Giorgio Gustavo Rosso ci racconta questa straordinaria avventura

Marianna Gualazzi - 29/03/2017

Sono passati dodici anni dal mio primo incontro con Macro Edizioni e con Giorgio Gustavo Rosso: era un sabato mattina di inizio maggio del 2005 e io ero una giovane neolaureata con qualche esperienza in una casa editrice letteraria, dalla quale mi ero appena licenziata. Chiamando un paio di volte in Macro e inviando il mio cv ero riuscita a ottenere un colloquio.

Quella mattina, mentre attraversavo il piazzale inghiaiato della sede di allora, puntuale all’appuntamento che Giorgio mi aveva dato, avevo un bel presentimento e una piacevole sensazione nel cuore.

Iniziai il lunedì successivo a lavorare in casa editrice e da allora sono ancora qui: Macro mi ha cambiato la vita perché le informazioni a cui ho avuto accesso in questi anni mi hanno permesso di compiere scelte importanti, per me e per la mia famiglia, sui temi fondamentali della salute, del benessere e della consapevolezza.

Per farvi capire che cosa è Macro ho incontrato Giorgio Gustavo Rosso, gli ho chiesto di andare un po’ indietro nel tempo e di raccontarmi gli albori della casa editrice; l’inizio di questa meravigliosa e grande storia alla cui continuazione in tanti, ora, stiamo collaborando.

Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a fondare la casa editrice Macro?

Vengo da un’epoca culturale entusiasmante, in cui tra i giovani era normale e naturale parlare di amore e pace, c’era un grande ottimismo e una gran voglia di godere della vita in maniera semplice e gioiosa. Ho letto libri, ascoltato canzoni, visto immagini e vissuto esperienze coerenti con questi modelli.

Cinquant’anni fa l’umanità viveva meglio di oggi. Nel 1968 avevo 20 anni ed era facile girare il mondo in autostop, essere ospitati senza pericolo da sconosciuti, vivere senza lavorare otto ore al giorno. Il cielo era azzurro, i boschi e le foreste in ottima salute e le acque prevalentemente limpide e piene di vita. Ma credo che la parte oscura, predatrice, invidiosa e più sgradevole di noi essere umani sia rimasta terrorizzata dalla possibilità che si potesse affermare una società senza guerra e senza violenza, senza padroni e senza schiavi. E fu così che arrivarono droghe, terrorismi, dipendenze, malattie, paure e depressioni.

Ho sempre amato viaggiare, leggere, scoprire cose nuove, sognare. A 30 anni ho scoperto il modo di mangiare, la scienza e la filosofia macrobiotica che nel giro di poco tempo mi hanno cambiato la vira e mi hanno guarito da alcune malattie croniche che già si stavano manifestando.

Da quel momento ho approfondito i temi della salute e dell’alimentazione scoprendo cose molto importanti e interessanti. Ho sempre sentito con forza il desiderio di condividere le cose buone e belle che imparavo dalla vita, e provavo un gran dispiacere nel veder soffrire le persone perché erano imprigionate in credenze a loro nocive, o ignoravano l’esistenza di informazioni che avrebbero potuto aiutarle.

Per questo nel luglio del 1987 a Firenze, lungo l’Arno e molto vicino al Ponte Vecchio, ho fondato Macro insieme a Ivana Iovino e ad altri sette cari amici. Ho cominciato a riunire i libri di gruppi, associazioni e minuscole case editrici difficili da trovare, e a portarli in tutte le situazioni adatte: conferenze, convegni, fiere e mercati.

Allora quali erano i temi più importanti che volevi divulgare con i tuoi libri? E oggi quali sono?

Alimentazione e cucina, salute, ecologia, psicologia e spiritualità sono sempre stati i temi a me più cari. La salute è, ancora oggi, il tema che più mi appassiona. Sono ancora ansioso di far arrivare alle persone le cose che ho imparato.

Sono disperato per la strage di bambini e giovani, adulti e anziani prodotta dall’abuso di farmaci, da protocolli e trattamenti medici spesso privi di efficacia o addirittura nocivi. Oggi sottoporsi a una visita medica “convenzionale” o a un ricovero è uno degli atti più pericolosi che un essere umano possa compiere.

Ma così pochi ne sono consapevoli, e ancor meno sono disposti ad agire per il cambiamento di questo stato di cose.

L’altro tema che mi appassiona è il cambiamento sociale e culturale da una società predatrice a una fondata su valori di amore e solidarietà.

Hai dedicato trent’anni della tua vita al lavoro in casa editrice: cosa farai nei prossimi trent’anni?

Mi piacerebbe realizzare attività che mettano in pratica la cultura che proponiamo dove vivo. Mio figlio Francesco ha iniziato con il negozio di Macrolibrarsi, poi abbiamo aperto il centro yoga Le Vie del Dharma, ora sto progettando una casa della salute naturale dove sia possibile prevenire, curare e guarire le malattie in maniera naturale.

Se funzionerà potremo pensare di realizzarla in un ampio spazio dove offrire molte possibilità, a partire da una casa per la maternità, con asilo nido e scuola per l’infanzia.

Se ti piace questo progetto e vuoi collaborare scrivici a: reteromagnola@viviconsapevole.it

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